“Cerco un centro di gravità permanente”, recitava a se stesso e a chi ha orecchie per intendere il Maestro, sapendo quanto ci costa
restare coerenti, e rimanere al contempo aperti al cambiamento.
Non si controlla il fiume che avanza, potente, che se ne frega persino degli argini.
“Non lo farò mai” è il pensiero che ammala, e che ci porta dritti verso la smentita clamorosa. Il buio cala.
Una donna vestita di rosso mi prende per mano e mi porta con sé.
Non resta che seguire gli accadimenti, un passo alla volta: saranno loro a raccontarmi una nuova storia.
Resto concentrata, ordino la stanza, faccio la valigia con pochissime cose.
Desidero il viaggio.