Una mia recensione al bellissimo libro “La bambina dei salti” edito da Musicaos di Edgar Borges
La bambina dei salti, “La niña del salto“, di Edgar Borges, scrittore di origine venezualana che dal 2007 vive in Spagna, è un libro e al tempo stesso molti libri. L’autore permette al lettore di scegliere il percorso da seguire, i corridoi della storia dove orientarsi.
La narrazione si svolge a Santolaya, il nome asturiano di Santa Eulalia, una piccola città con il suo municipio, la piazza la chiesa, il bar, un negozio di sartoria; l’archetipo di ogni possibile villaggio; un luogo che potrebbe appartenere a qualsiasi parte del pianeta, e che è attraversato e segnato in lungo, in largo, nel suo perimetro dai passi riluttanti o sognanti di Antonia, da quelli arroganti di Dicxon, da quelli anarchici, spiazzanti dei simulatori degli scrittori, dei divulgatori di poesia.
Il lettore può decidere di decifrare, o di godersi semplicemente i versi dei poeti, le citazioni tratte da romanzi, i riferimenti…
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