Grazie alla generosità di Patrizia Di Campli, artista e sognatrice – che oltretutto è una incredibile Viaggiatrice, ho scoperto una terra immersa ancora nel suo passato etrusco, splendidamente selvaggia, che come diceva Giovanni, il gestore della Pensione Alba, chiede silenzio e rispetto.
Noi, silenzio e rispetto le abbiamo dedicato, e quindi abbiamo ricevuto i suoi doni.
Ogni persona incontrata, ritagliata come figurina nella bassa stagione, delineata dal paesaggio “barbarico”, vicino pochi ristoranti e chioschi ben curati, era come portatrice di un messaggio.
Viaggiare dentro i propri sogni, nei sogni degli altri, non lo possono fare tutti.
Non bisogna illudersi che tutti possano avere la fortuna di ascoltare la ricetta data del polpo al vino con una lingua così musicale.
Patrizia ha ottenuto il codice numerico di un guru guardiano dentro un giardino di latta e oggetti raccolti da una vita per aprire un cancello segreto.
Un uomo si ferma accanto alla cappella del Vescovo di San Cerbone per parlare con noi.
Un pittore sulla spiaggia dipinge la sua Baratti.
Il cibo toscano è semplice e buonissimo.
Una donna ricostruisce giardini di piante etrusche, e vive dentro una casa di terra pressata.
Vicine alla necropoli, sotto la magica acropoli di Populonia che abbiamo visitato per ripararci dal vento di una primavera indecisa, abbiamo trascorso giorni preziosi.
Grazie ancora Patrizia Di Campli e grazie a Baratti.
Che splendore!
un viaggio poetico che ci arricchisce di pura bellezza
un abbraccio
Adriana
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si viaggia nella città in cui si abita, si viaggia allontanandosene. Lo sguardo è importante 🙂
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