Non alzi più lo sguardo al cielo
come un telescopio stanco
lo punti contro i miei occhi
mostrando l’impeto di una dolcezza selvaggia
rivoluzionaria.
Ma tante cose non sai.
Non cerco di naufragare con altri passeggeri.
Non sai che viaggio sola.
Con ogni sforzo possibile sigillo la mia tana,
non faccio entrare il vento, né i baci, né calici di vino.
Viaggio con una valigia leggera.
Io viaggio sola.
Ma non resto insensibile alle parole.
Sono viva. Sento da qui il tocco magistrale di dita
lingua, gambe che non vedo.
Sento la mancanza di ciò che non mi manca.
I pianeti seguono la traiettoria prevista.
Il vento va dove vuole.
Io non so cosa fare. Non posso esercitare il controllo.
Non aspetto istruzioni.
Mi limito ad osservare.