Abiti dentro un’accogliente bara sigillata
arredata dai soprammobili di vetro soffiato
acquistati a Venezia in visita guidata
lampade piccolo borghesi
cornici in peltro
poltrone reclinabili
hai il permesso di scrivere in angolo del tavolo
della camera da pranzo
ma solo se non è apparecchiato
perché lo studio serve a ricevere gli ospiti.
Venisse qualcuno a trovarci
deve restare pulito.
Tu che sei diventato due
che sei migrato nelle parole cigno
nelle frasi ad arco, a giro, a manovella.
Tutto di te è andato nei sintagmi
nel punto e virgola, nei capoversi.
Non resta niente. Niente da fare
Niente da dire.
Niente è rimasto fuori dalle tue parole
solo un corpo vestito in odor di composizione.