Partenze

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Sulla terra

la trama degli addii

si cade, si sale, si svolta

non resta sempre il tempo di un saluto

le anime si legano, si conoscono, si slacciano

nella danza degli incontri sotto un temporale.

Non affezionarti a niente, mantieni il passo

sopporta solo il peso di uno zaino.

In seguito, liberati di ogni soma.

Ti preparerà all’ora dell’enigma svelato

quando neppure le tue ossa sapranno più seguirti.

Partirai in solitaria

sarai andata altrove.

Non ti raggiungeremo.

Forse è l’ultima volta che abbassi

quella maniglia che logorasti al tocco.

Ogni volta davi l’addio alla casa, o a una città, scostavi le lacrime dagli occhi

ricominciavi il cammino.

Partirai in solitaria. Un‘occasione. Un destino.

Ti hanno detto:

“La tempesta, se non ti ucciderà

gonfierà la tua vela

ti raddrizzerà il cammino.”

Mio padre

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Sei la matrice di ogni mio amore
il punto di ritorno
il fantasma senza mani
la cravatta a righe:
un paio di occhiali rimasti senza padrone.
Il crocifisso d’oro
sul torace troppo magro.
Una commemorazione senza fine
la bara vuota
la porta chiusa.
Sei la voce, l’unica che conta
la figura che univa i commensali
il natale felice, la luce accesa nelle stanze
sei anche l’autore del buio
che venne dopo la partenza
sei l’asso di coppe e il re di denari.
Eri lo sguardo che mi dava fierezza
restituzione del mio valore.
Mi incoronavi senza una parola.
Sei la matrice di ogni mio amore.

Amicizia con le donne

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Ho smarrito il tempo e l’identità
nelle piazze di antichi paesi del “Capo”.
Si dormiva ad Otranto con Antonella;
poi, sprofondavamo più a sud, per toglierci le scarpe
e scordarci tutto ballando la pizzica.
Ricordo una notte con Eva nel casale vecchio
ad annodarci come trecce le esperienze
l’una dell’altra. Si condividevano segreti:
in quel luogo la vita cresceva così forte.
Con Luisa scrivemmo a quattro mani un libro
che resterà inedito. Destino. Mi veniva a trovare nei sogni,
animali in affinità. Lei scelse la madre, non se stessa.
Ho ritrovato Sandra seguendo tracce di polvere lunare
i suoi simboli onirici così nitidi.
Il coraggio di trasformare l’ombra
ci accomuna. Nessun compromesso può piegarci.
Mi interessa solamente la persistenza dell’intento.
Resistere all’imperativo della maggioranza
che fa quello che non pensa
che dice quello che non fa.
La donna lupa viene dall’acqua e danza vicino al fuoco
con le sue sorelle.
È sincera.
Ore Yeyè ô!