Gli addii

In Italia pochi sanno
che la morte non esiste.
Chi lo sa ha trovato il tesoro
ma non è salvo dal dolore.

Siamo naufraghi aggrappati alle emozioni
appesi al relitto dei ricordi.
Divinità inflessibili
ci tramandarono la mappa degli addii
che segna il confine esatto del tempo.

I due mondi sono divisi
il velo di Maya è pesante.

Non vorrei dare il cuore in prestito
ma quel malnato
corre da solo sulle sue gambe.

Sono andata a vedere l’infinito;
si stava bene: non pensavo che al volo.
Eppure loro mi mancano, tutti.

Quando mio Padre dimagrì all’improvviso
portando controvoglia, nel viaggio
il diamante della sua presenza
non eravamo pronti.

Per questo ricordiamo ogni giorno
di onorare la Madre.
Non esiste qualcosa di non trasmesso.
Ci siamo detti tutto.
L’affetto è stato testimoniato
tutti i segreti sono stati esposti alla natura benevola
del sole.

Così si muore, o si saluta,
senza pesi
così si deve andare, senza ganci o pietre.

Era aprile, appena trascorso
quando lui mi chiese
notizie di un dolore invecchiato:
dopo sette anni è venuto il giorno
che ha dato pace.


(Patrizia Caffiero)

La luce e il buio

La bambina credeva a tutto
sapeva che il sole ritorna la mattina
ma nessuno le aveva insegnato
il buio.

Mamma e papà cambiavano il finale
della favola della sera:
la sirenetta sposava il suo principe
non diventava schiuma di mare.
L’ avevano protetta dentro il guscio
di un uovo cosmico.
La bambina conosceva persempre, ma non il maipiù.

Il giorno della rivelazione
non tardò ad arrivare.
Le tenebre sfolgorarono
con potenza raddoppiata.
Non trovarono ostacoli, né sapienza.

La bambina, che era una ragazza
a quel tempo
quasi perse la ragione.
Passò il resto della vita
ad apprendere da sola
come cercare
come conservare
le scintille di luce
scovate nell’abisso.

La bambina, che era una donna
a quel tempo
diventò una maestra
dell’arte del Ritorno.