
Amico, restiamo insieme a guardare
l’acino dell’uva buona caduto nella polvere
la felicità arresa
perduta per la strada
il cerchio che diventò metallo:
neppure due mani forti come l’oro
potevano riafferrare
la preda che aveva saltato il fosso
la memoria
gli anni del fiume
l’anello con la pietra che non sapevano
di possedere.
Un sorriso è l’arma
per proteggersi dalla morte di ogni cosa.
Gli uomini ricostruiranno il villaggio
spalla contro spalla, acerbi e vecchi
facendo leva con canne di bambù
nella fornace scalderanno i mattoni e i principi
del buon vivere.
La sera brinderanno con il vino dell’anno prima
la mattina ritroveranno il vigore,
crederanno nell’alba.