
La statua di Hor
sulla via delle spine giganti
indica la strada verso il cielo
quando la incontrerai, Victor
girerà a vuoto la lancetta della bussola
i sogni si scambieranno i simboli
si travestiranno per confonderti
la stella del tuo desiderio dietro la fronte
significherà un’altra cosa
e ancora un’altra
si prenderanno gioco di te
le piante, i fiori e l’orizzonte di Eston
non ti darà tregua la ferita
che pure si era sigillata, si sveglierà la fiamma
e non vorrà
ridursi alla valenza di un ricordo
rifiuterà di somigliare all’ombrello di carta di riso
all’anello di sabbia
alla tazza sbreccata esposta fra le altre
sul tavolo grezzo dei mercatini siderali
del Popolo dei Monsoni
Victor, è giunto il tempo
la prova della direzione da prendere
davanti al bivio delle cinque dimensioni
sei candidato alla clinica
delle buone intenzioni
ti svestirai di tutto ciò che possiedi
procederai verso gli alberi
all’ombra della tua coscienza silenziosa.
Così l’alba seguente, nel bosco che germoglia
alla velocità superluminale
nel profondo della piana
rinascerai.