
La casa rimaneva in piedi
attraversando le costellazioni
banchi di nebbia e sabbia
un milione di flotte di gabbiani
incrociò
libellule, api regine, mosche, ragni volanti
fu testimone di ogni fioritura
e degli anni di siccità
sorgeva
i denti digrignati
la medicina delle trappole
si tramandava che nel fiore
della sua altera giovinezza
una banda di meteoriti
avesse spezzato la sostanza dei suoi sogni.
La casa rimase in piedi
vulnerabile
invincibile
con la sua corazza di cristallo
le pose da café chantant
aveva rinforzato le finestre
con legni di antiche navi da battaglia
ospitato un gallo cedrone nel cortile.
Aveva osservato la faccia della luna
con telescopi d’argento
a lume di candela
aveva scritto lettere al futuro
a lungo aveva atteso
sopravvivendo a pugni stretti
la fine delle catastrofi giganti.