La serie tv THE OA e la Tensegrity. Ci credi o no?

Un guerriero deve focalizzare la sua attenzione sul legame tra sé e la sua morte. Senza rimorsi o tristezza o preoccupazione, deve focalizzare la sua attenzione sul fatto che non ha tempo e lasciare che i suoi atti fluiscano di conseguenza. Deve lasciare che ognuno dei suoi atti sia la sua ultima battaglia sulla terra. Solo in queste condizioni i suoi atti avranno il giusto potere. 
Carlos Castañeda, “La Ruota del Tempo”

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L’Italia è una repubblica circondata da alpi troppo alte, sbarramento di cancelli chiusi a doppia mandata, chiusa da un mare denso. Tali limiti e muri la fanno restare provinciale e repressa culturalmente. Soprattutto, l’ambiente “intellettuale” quasi in toto rifugge in modo schematico e gonfio di pregiudizi dai temi del misticismo.
Quanta piattezza di vedute. “Ci vuole un’altra vita” cantava Battiato, che invece conosce il mondo ( e i mondi).

Ogni tanto respiro dal boccaglio delle serie tv d’oltremare di grande qualità.
The OA è una serie tv innovativa, dalla scrittura raffinata e folle, il linguaggio sperimentale. Un cantastorie tiene in scacco i suoi amici con le sue narrazioni meravigliose e dolorose. E mentre i cinque amici, a gambe incrociate, ascoltano, accanto a loro noi spettatori ci incateniamo al racconto e, presto, se siamo fatti della stessa pasta dei protagonisti, diventiamo parte di esso.
Questo fa la vera narrazione, incatenarti. Così Sharhryar, il re di Persia, si dimentica di uccidere la sua consorte, perchè Sherazade lo distrae dal suo psicotico proposito con delle storie che rivelano il loro segreto a piccole dosi, in maniera irrefrenabile, costringendo l’uomo a un ribaltamento radicale dei suoi valori e perfino della sua coscienza.
I contenuti di THE OA sono leggibili a vari livelli, pochi leggono i riferimenti a Castaneda e alla Tensegrity molto chiari per chi conosce l’argomento, i riferimenti a pratiche sciamaniche molto avanzate.

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Non voglio SPOILERARE, però decantare la genialità di questa sceneggiatrice, Brit Marling, che è anche la bellissima attrice protagonista, un passato di cinema indipendente alle spalle e nel futuro. Non ha molti anni più di trenta ed è una mente raffinata e sensibile, con conoscenze esoteriche senza dubbio profonde.
La serie parla della solitudine dei ragazzi sensibili, dell’empatia, del riscatto, della pazienza, della stupida coercizione di certe regole familiari, del miracolo, della luce. Dell’Oltre.
Noi lo crediamo. E solo questo richiede THE OA: la sospensione dell’incredulità.